GULLINI G., 1964, Architettura Iranica dagli Achemenidi ai Sasanidi. Il “Palazzo” di Kuh-i Kwagia (Seistan), Torino, Giulio Einaudi Editore, pp. 497, figure colori e b/n nel testo.
Il volume illustra le ricerche condotte nel complesso architettonico di Kuh-i Khwaja, nel Seistan iranico, che documenta la diffusione di una cultura achemenide comune anche nei periodi successivi. In particolare, vengono discusse l’applicazione integrale della volta autocentinata in piena coerenza con l’impiego del mattone crudo nella costruzione; e la precedenza delle regioni iraniche orientali nell’invenzione di una pianta centrale che l’architettura sasanide porterà in Occidente ad incontrarsi con la tradizione più propriamente romana. Lo studio rende possibile il riesame di molti altri monumenti legati dall’assimilazione di un linguaggio ellenistico su un tessuto organizzato da una geniale originalità creativa.
GULLINI G., 1964, Architettura Iranica dagli Achemenidi ai Sasanidi. Il “Palazzo” di Kuh-i Kwagia (Seistan), Torino, Giulio Einaudi Editore, pp. 497, figure colori e b/n nel testo.
Prefazione
Parte prima. Le vicende storiche
Premessa
Il nome della regione
Dalla protostoria all’età achemenide
Alessandro e i Greci
Parti e Saka
I Sasanidi
Parte seconda. Kuh-i Khwaja. I dati del terreno
I forte di Cihil Duhtaran
La cerchia esterna delle mura
Lo stanziamento di Ghaga Shaht
L’esplorazione stratigrafica
Le tombe
La ceramica e la cronologia
Parte terza. Problemi storico-architettonici
Età protoachemenide e achemenide
Età partica
Età sasanide
Appendice prima. I resti della decorazione figurata
Appendice seconda. Analisi di campioni di materiali raccolti nell’esplorazione stratigrafica di Kuh-i Khwaja
Elenco delle abbreviazioni
Bibliografia generale
Indice delle illustrazioni
Indice delle tavole
Indice generale per soggetto
INVERNIZZI A., 1992, Dal Tigri all'Eufrate. Vol. I Sumeri e accadi . Vol. II Babilonesi e assiri, (Fondo studi Parini-Chirio, Studi e materiali di archeologia, 5-6), Firenze, Le Lettere, p. 422 e 384.
L’Autore espone in due volumi di sintesi la nascita e lo sviluppo della civiltà mesopotamica dalla preistoria, cioè dall’età dei raccoglitori e cacciatori, al periodo neobabilonese, soffermandosi sui principali documenti di arte, architettura e artigianato portati alla luce negli scavi.
INVERNIZZI A., 1992, Dl Tigri all'Eufrate. Vol. I Sumeri e accadi . Vol. II Babilonesi e assiri, (Fondo studi Parini-Chirio, Studi e materiali di archeologia, 5-6), Firenze, Le Lettere, p. 422 e 384.
Volume I. Sumeri e Accadi
Premessa
Introduzione
I. Le culture preistoriche
II. L’età protourbana
III. Il periodo protodinastico
IV. L’età accadica
Tavole
Bibliografia
Abbreviazioni
Fonti delle illustrazioni
Indice di nomi e termini
Volume II. Babilonesi e Assiri
I. La tradizione sumero-accadica e la Mesopotamia amorrea
II. La seconda metà del II millennio
III. L’età neoassira
IV. Il periodo neobabilonese
Tavole
Bibliografia
Abbreviazioni
Fonti delle illustrazioni
Indice di nomi e termini
INVERNIZZI A., 1998, Ai piedi dell'Ararat. Artaxata e l'Armenia ellenistico-romana (Fondo Parini Chirio), Firenze, Le Lettere, p. XXIX-166.
La centralità storica e culturale dell’Armenia tra Mediterraneo e Asia in età ellenistica e romana emerge chiara dai contributi al volume che evidenziano alcuni aspetti caratteristici della sua cultura e danno particolare rilievo ai risultati degli scavi di Artaxata, una delle principali capitali armene del periodo.
INVERNIZZI A., 1998, Ai piedi dell'Ararat. Artaxata e l'Armenia ellenistico-romana (Fondo Parini Chirio), Firenze, Le Lettere, p. XXIX-166.
Bibliografia
Regalità Armena. Introduzione all’Armenia ellenistica (A. Invernizzi)
Città e insediamenti nell’Armenia di età classica (A.G. Kanetsian)
1. Fonti storiche e indagini sul terreno
2. Caratteri urbanistici delle città e delle fortezze
3. Tipi di costruzioni e materiali edilizi
4. Elementi edilizi
Artaxata, capitale dell’Armenia antica (II sec. a.C. – IV sec. d.C.) (Zh.D. Khachatrian)
1. L’impianto della città
2. L’economia agricola
3. L’artigianato
4. Il commercio
5. L’arte
6. La vita religiosa
7. Riti funerari
8. Conclusioni
INVERNIZZI A., 1999, Sculture di metallo da Nisa. Cultura greca e cultura iranica in Partia (Acta Iranica: encyclopédie permanente des Etudes Iraniennes, Textes et mémoires, 21), Teheran-Liege, ed. Peeters.
Il volume contiene lo studio dettagliato dei ritrovamenti di sculturine metalliche fatti nella Casa Quadrata di Nisa Vecchia in Parthia (oggi in Turkmenistan) dalla Missione sovietica che ha condotto gli scavi in questo sito nel dopoguerra. Si tratta di documenti che indicano un amplissimo raggio di influenze iconografiche e stilistiche, dalla cultura ellenistica a quella iranica dell’altopiano al mondo delle steppe eurasiatiche. I documenti sono inoltre preziose testimonianze del pensiero religioso e delle concezioni della regalità arsacide.
INVERNIZZI A., 1999, Sculture di metallo da Nisa. Cultura greca e cultura iranica in Partia (Acta Iranica: encyclopédie permanente des Etudes Iraniennes, Textes et mémoires, 21), Teheran-Liege, ed. Peeters.
Introduzione
Ritrovamenti a Nisa Vecchia
1. Atena
2. Eros
3. Aquila
4. Centauro
5. Sfinge
6. Sirena
7. Grifo
8. Protome di leone
9. Protome di cervo
10. Fregio decorativo di scudo
11. Ascia da parata
12. Frammenti metallici
13. Frammenti di terracotta
Addenda
Bibliografia
Elenco delle illustrazioni
Tavole
INVERNIZZI A. (a c. di), 2005, AMBROGIO BEMBO, Viaggio e Giornale per parte dell’Asia (1671-1675), Cesmeo, Torino.
Il giovane patrizio veneziano Ambrogio Bembo, che viaggiò in Siria, Mesopotamia, Iran e India, redasse una relazione di viaggio il cui manoscritto è conservato nella James Fords Bell Library dell’Università del Minnesota a Minneapolis. Oltre alle impressioni di viaggio e alla descrizioni della vita coloniale europea in quelle regioni, la relazione di Bembo assume particolare valore per la fedele descrizione delle antichità di Bisutun e Taq-i Bustan. Il volume rende accessibile il testo, qui edito con un ricco apparato di note e commenti, e, in 80 tavole a colori le vedute disegnate da Joseph Guillaume Grelot, tra le quali emergono per importanza i disegni di soggetto archeologico.
INVERNIZZI A. (a c. di), 2005, AMBROGIO BEMBO, Viaggio e Giornale per parte dell’Asia (1671-1675), Cesmeo, Torino.
Presentazione
Parte I: La Turchia
1. Il viaggio del Levante
2. Soggiorno in Aleppo
3. Attraverso la Mesopotamia
4. Scendendo il Tigri
Parte II: L’India
5. Il viaggio dell’India
6. Surat e i costumi del regno di Cambaia
7. L’India delle colonie
8. Goa, metropoli dell’India portoghese
9 Cristiani di San Tommaso
10. Navigazione dall’Oceano al Golfo
Parte III: La Persia e il ritorno in patria
11. La Persia
12. Spahan, reggia di Persia
13. Le porte della Persia
14. Sulle piste del deserto
15. Il ritorno in patria
Glossario
Bibliografia
Indice delle illustrazioni
Disegni di Joseph Guillaume Grelot
R. PARAPETTI (ed.), Iraq Museum 2008, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero degli Affari Esteri, Fondazione Banca Nazionale delle Comunicazioni, Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino.
La brochure è stata pubblicata al termine dei lavori di parziale riallestimento dell’Iraq Museum di Baghdad – progettati e diretti dall’arch. Roberto Parapetti – che hanno interessato la galleria della scultura monumentale assira, la galleria della decorazione architettonica islamica e il cortile centrale.
1. The Iraq Museum (R. Parapetti)
2. Discoverers and Discovery of Mesopotamia (C. Lippolis, V. Messina)
3. History and Art of Mesopotamia (C. Lippolis, V. Messina, A. Cellerino)
4. Hatra, city of the Sun (R. Ricciardi Venco, V. Cabiale)
5. Assyria in the 2nd and 1st millennia BC (A. Cellerino, P. Fiorina)
6. Arabs and Islam (R. Parapetti, F. Basmachi)
Albo a fumetti curato da Mirko Furlanetto, disegni ad opera di Laura De Stefani, La Tipografica, Pordenone, 2018.
L’Albo a fumetti, tradotto in arabo, di stampo divulgativo, vuole raccontare al giovane pubblico, soprattutto iracheno, il valore dello straordinario patrimonio archeologico locale e il ruolo primario di conservazione e tutela del museo di Baghdad rispondendo agli obbiettivi educativi patrocinati dal CRAST e dalle Università di Torino e Bologna all’interno del Progetto Europeo EDUU (Education and Cultural Heritage Enhancement for Social Cohesion in Iraq), avvicinando le nuove generazioni alla realtà storica e archeologica locale. A seguito dei dodici lunghi anni di chiusura del museo al pubblico il volume contribuisce dunque con i progetti locali ad illustrare e raccontare il patrimonio culturale iracheno alle generazioni più giovani.
C. Lippolis, S. de Martino, R. Parapetti, G. Capri - apice libri, Firenze, 2016.
L'Iraq Museum di Baghdad, con la sua eccezionale varietà di manufatti di inestimabile valore, rappresenta uno scorcio ineguagliabile sul passato mesopotamico e sulla storia ed evoluzione sociale, culturale e artistica dell’umanità.
A seguito del drammatico saccheggio nel 2003, e dopo lunghi anni di chiusura al pubblico, nel 2015 le autorità irachene, grazie anche alla costante collaborazione italiana, hanno riaperto le porte del museo ai visitatori, un segnale importante in un momento di grave pericolo per il patrimonio archeologico del paese. Gli interventi italiani hanno interessato una significativa riqualificazione e riorganizzazione spaziale, funzionale ad una migliore fruibilità, di alcune importanti ali espositive della struttura museale.
Il volume presenta l’elaborazione e le fasi di progettazione e realizzazione del riallestimento. Il testo, arricchito da un’ampia selezione di immagini, è un’opera di divulgazione scientifica contemporaneamente intesa a far conoscere anche ad un pubblico non specialista lo straordinario patrimonio artistico e archeologico conservato nel Museo di Baghdad e il costante impegno sul campo delle istituzioni governative italiane (MAECI, Ambasciata d'Italia a Baghdad) e del CRAST nella valorizzazione di tale patrimonio.